Tra mie mani, prende forma il progetto Kapunto
Tutto parte sulla superficie ruvida di una spianatoia, luogo d’incontro di semola tirata fuori da un sacchetto di tela cucito a mano, uova e acqua. Qui, questi semplici ingredienti si combinavano, stringendosi e raccogliendosi, amalgamandosi e arrotolandosi, fino a coprire tutta la spianatoia. Le mani erano quelle della mia mamma, calde e porose, sapienti e decise. Quelle mani hanno ispirato le mie e così un pugno di farina è l’inchiostro con cui ancora oggi scrivo la mia storia.
La spianatoia è stato il mio primo piano di lavoro che nel tempo è cambiato aprendomi scenari ambiziosi e soddisfacenti.
Tutto parte sulla superficie ruvida di una spianatoia, luogo d’incontro di semola tirata fuori da un sacchetto di tela cucito a mano, uova e acqua. Qui, questi semplici ingredienti si combinavano, stringendosi e raccogliendosi, amalgamandosi e arrotolandosi, fino a coprire tutta la spianatoia. Le mani erano quelle della mia mamma, calde e porose, sapienti e decise. Quelle mani hanno ispirato le mie e così un pugno di farina è l’inchiostro con cui ancora oggi scrivo la mia storia.
La spianatoia è stato il mio primo piano di lavoro che nel tempo è cambiato aprendomi scenari ambiziosi e soddisfacenti.
Ritorno alle origini
Il mondo è stato un banco di prova notevole e mi ha preparato ad accogliere le tecniche, i metodi e le lavorazioni più innovative e 15 anni di esperienze nelle cucine di tutto il pianeta sono volati in un soffio. Ho coltivato la mia ambizione, assecondandola, e non nascondo che lasciare “il mondo” non è stata una scelta semplice.
Ma sono tornato a casa per riprendere quella spianatoia e dare vita ad un progetto che voglio porti il “mondo da me”.
Kapunto è e resta ancora oggi questo.
Il mondo è stato un banco di prova notevole e mi ha preparato ad accogliere le tecniche, i metodi e le lavorazioni più innovative e 15 anni di esperienze nelle cucine di tutto il pianeta sono volati in un soffio. Ho coltivato la mia ambizione, assecondandola, e non nascondo che lasciare “il mondo” non è stata una scelta semplice.
Ma sono tornato a casa per riprendere quella spianatoia e dare vita ad un progetto che voglio porti il “mondo da me”.
Kapunto è e resta ancora oggi questo. In una realtà così magica che è Matera, tanti turisti provenienti da ogni dove visitano il fascino di questa terra e ritrovano anche me, che con la mia pasta fresca tengo fede alla promessa di far conoscere il mio prodotto al “mondo”.
Il sapore della mia pasta fresca
La pasta è casa ma anche passione e condivisione.
Ogni giorno creo proposte ricercate e golose sia nei formati tradizionali sia nelle varianti ripiene. Non devi far altro che farti guidare dal profumo e dal gusto che preferisci.
Scelta di gusto
C’è chi ama cambiare, chi resta fedele alla sua preferita e chi si fa sorprendere dal ripieno e dalle forme più creative. Lo dico sempre “Ad ognuno il suo”, lo dico sempre: è bello scoprire quanto ci si può affezionare ad un formato di pasta.
Il mio bancone è una vetrina ricca e sempre colorata dove troverai tutti i formati del mese.
Ho un occhio speciale anche per le intolleranze e chi ha scelto una dieta vegetariana.
E poi mi piace giocare con la “tua” di creatività, creando su richiesta formati particolari per i tuoi momenti speciali.